E' Il simbolo degli Stati Uniti, riferimento mondiale in ogni campo: dalla
cultura all'economia, definita con molti appellativi, fra i quali il più
famoso è "The Big Apple", la grande mela !
Città
universale dalle mille contraddizioni, cosmopolita e multirazziale dove
si trovano una infinità di comunità.
New York offre di tutto, ad eccezione dell'indifferenza. Odio o grande
passione è la sensazione che spesso provoca al visitatore, al quale
resta comunque l'immagine di una città dal grande fascino.
* * * * *
Questi miei appunti di viaggio hanno solo lo scopo di elencare i luoghi
più importanti da vedere. Inoltre potrai trovare alcuni consigli
pratici e notizie utili per la riuscita di una vacanza a New York.
L'arrivo è stato emozionante.
Appena uscito dall'aeroporto J. F. Kennedy ho avuto la netta sensazione
di essere stato catapultato in uno di quei telefilm che si vedono in tv.
Dall'aeroporto al centro di Manhattan ci sono 25 Km, praticamente 1 ora
circa di strada, ma dipende comunque dal traffico. In taxi costa circa
35 dollari.
E così dopo aver attraversato l'East River attraverso il Queensboro
Bridge si arriva a Manhattan.
Ed ecco tutti quei grattacieli altissimi e, vi sembrerà strano,
ma tutti sono diversi tra loro. L'unica cosa che hanno in comune è
che tutti cercano di superare tutti. Devo dire comunque che anche se c'è
molto cemento le dimensioni di tutti gli spazi intorno ai grattacieli sono
molto grandi. Le strade i parchi, le fontane, le piazze ecc. sono sempre
enormi. Il nostro albergo si trova a pochi passi da Central Park
e Broadway, sulla Settima Avenue.
Stanchi a causa del fuso orario, si va a letto presto e l'indomani
di buon ora, dopo aver fatto colazione, inizia la nostra prima giornata
da turisti.
Forse è il caso che non mi dilunghi nella descrizione di tutti
i luoghi da me visitati, ma almeno sommariamente elencherò i monumenti
e i luoghi secondo me da non perdere.
La
prima passeggiata è dedicata alla Fifthi Avenue, sicuramente
la strada più famosa d'America. Percorrendola verso sud incontriamo
la cattedrale di St. Patrick's un edificio in revival gotico
di fine '800.
Proseguendo si arriva al Rockefeller Center, un grosso
complesso di grattacieli, di notte splendidamente illuminato, dove ha sede
tra l'altro la rete televisiva BBC e il famoso Radio City Music Hall.
Non molto lontano c'e Times Square, crocevia affollatissimo
di giorno ed illuminatissimo di notte con le sue insegne al neon.
Proseguendo ancora verso sud si incontra uno dei simboli di New York
e cioè l'Empire State Building alto ben 443 mt e di
86 piani dal quale si gode di una vista superlativa sia di giorno che di
notte.
Central
Park invece è il giardino della città e luogo di
svago dei newyorkesi, i quali vi praticano di tutto, dalla ginnastica sul
prato al baseball, dalla dance con i pattini al frisbee, praticamente di
tutto. Il parco contiene laghi, colline ristoranti tra cui il famoso
Tavern
of The Green.
La mattina della domenica 17 luglio 1994, viene dedicata interamente
alla messa Gospel nella più famosa chiesa di Harlem, St. Peter's
Church. Devo dire che sembra tutt'altro che una messa, sembra un
concerto jazz-blues con tante Whitney Huston. Questa è sicuramente
una di quelle cose che non si deve perdere. L'unica cosa negativa è
che non si puo' filmare. Naturalmente è molto sconsigliato andare
con i mezzi o in taxi ad Harlem. Ho trovato comoda invece
l'escursione in pullman con guida in italiano, che oltre a essere sicura
è anche interessante per le notizie riguardanti il quartiere nero
di New York.
All'altezza della 33 th street c'è il Madison Square Garden
tempio dello sport.
Tappa d'obbligo è la visita del World Trade Center
dove dalle famose Twins Tower si gode di una vista mozzafiato.
Si vedono alcuni ponti tra cui il celeberrimo ponte di Brooklyn l'isola
della Statua della Libertà, Ellis Island
e naturalmente tutta la città. Incredibile i numeri di questo complesso,
qualche esempio: ospita 50.000 persone, le torri sono alte ben 107 piani.
Al 107° piano ci si arriva con un'ascensore che impiega solo 57 secondi.
Nel pomeriggio si fa una bella passeggiata nello storico Greenwich
Village, quartiere un po' stravagante, nel quale si incontrano
coppie di gay che si tengono per mano e bizzarri artisti.
E che acqua signori miei !!! Appena usciti dall'albergo un bel temporale
ci coglie di sorpresa. Così si decide di visitare il famoso negozio
di giocattoli Fao Schwarz, adatto anche ai grandi, e il Trump
Tower elegantissimo grattacielo con le cascate d'acqua al suo interno.
Appena qualche porta più in là e c'è
Tiffany,
famosa gioielleria, quella di "Colazione da Tiffany".
Per fortuna ha smesso di piovere. Adesso si può andare nell'esotico
Chinatown, mentre nella Little Italy ci fermiamo
tranquillamente alcune ore in compa gnia di un bel pranzetto all'italiana,
che proprio ci voleva.
La vacanza continua visitando l'inaspettatamente enorme Statua
della Libertà ed Ellis Island con il suo museo
storico. Da queste due isole si gode di uno splendido panorama di Manhattan.
Non è per niente particolare invece la vista che si intra vede dalla
corona della statua della Libertà, che ti costa
una faticaccia a causa delle scale e possibilmente della fila che devi
affrontare.
Altra momento inaspettatamente emozionate è stata la visita
del New York Stock Exchange
in
Wall Street, cuore finanziario del mondo. Spettacolare la sala delle contrattazioni.
Accanto al NYSE si trova la Federall Hall e la Trinity Church
situata a un estremità di Wall Street.
Il palazzo delle Nazioni Unite e il South
Street Seaport si trovano sull'East River, da quest'ultimo
si gode una magnifica vista del Ponte di Brooklyn.
Vale la pena fare anche un giro per Park Avenue e Madison
Avenue.
Imponente la stazione ferroviaria Grand Central Terminal.
Ma in assoluto la cosa più emozionante è stato il giro
in elicottero, un po' caro, ma ne è valsa la pena. Vedere la città
dall'alto è sicuramente spettacolare.
Ho visitato alcuni musei: i moderni Solomom
R. Guggenheim Museum e Museum of Modern Art
,
Metropolitan Museum
e The American Museum of Natural History.
Quest'ultimo è stato molto interessante, consiglio a tutti di visitarlo.
C'e' di tutto dai branchi di elefanti imbalsamati alle Canoa di Haida,
dagli scheletri di Barosauri al più grande zaffiro del mondo detto
Stella d'India.
A proposito dei musei devo dire che non sono cari anzi al Metropolitan
Museum, che ha la più grande raccolta di quadri del mondo, non si
paga, ma si versa solo un contributo di qualche dollaro.
Per quanto riguarda la cucina, come tutti sanno
non esiste una vera e propria cucina americana, a New York trovi qualsiasi
ristorante e in quelli italiani si mangia abbastanza bene.
Posso dire che io ho mangiato abbastanza bene; non è vero che
in America si mangia sempre male, dipende da quello che ordini e in quale
ristorante vai.
Io vi consiglio di provare i vari Delicatessen, cioè come le
nostri gastronomie, nei quali però puoi consumare.
Da provare il past c beef briskett, cioè della carne a fettine
sottili con del pane di segale. Ottima la frutta e i succhi d'arancia.
A dispetto dei pasti da 200 dollari a New York si può risparmiare
tranquillamente, infatti è meglio ordinare poco in quanto le porzioni
sono abbondanti. Molto spesso un buon antipasto è sufficiente per
fare un pranzo o una cena.
Per muoversi non ci sono problemi: a New York
i trasporti funzio nano abbastanza bene. Attenzione alle metropolitane
le cui linee non sono tutte uguali, ci sono appunto le linee veloci i cui
treno non si fermano a tutte le fermate. Poi ci sono anche i bus.
Ma in assoluto il mezzo più comodo è il taxi che non
è per niente caro, in tre persone si eguaglia spesso il costo della
metropolitana. Si possono fermare in qualunque luogo e momento, proprio
come nei film.
Da sottolineare che a New York ci sono dei tassisti abusivi che sono
dei veri e propri estortori, infatti o paghi centinaia di dollari per una
modesta corsa di taxi oppure, nel caso che lo si prenda in aeroporto, non
ti resta che salutare i tuoi bagagli che hai nel cofano del taxi; quindi
fare bene attenzione a prendere sempre taxi di colore giallo e con il tassametro.
Dai taxi, categoria multirazziale, si possono avere moltissime notizie
sulla città, si possono considerare degli uffici di informazione.
All'arrivo, durante il trasporto in hotel ho
avuto modo di parlare con un giovane italiano trapiantato in America, il
quale mi ha consigliato a proposito della sicurezza personale di restare
tra le zone comprese tra la 1 th street e la 85 th street e dalla prima
alla ottava Avenue. L'orario in estate per il turista è sicuramente
non oltre mezzanotte, dopo può diventare un pò pericoloso,
almeno a piedi.
A proposito della sicurezza personale, non voglio mettere paura, però
è bene sempre stare con gli occhi ben aperti, sicuramente di giorno
le zone battute dai turisti sono discretamente sicure, la sera un pò
meno. Evitare sempre sia di giorno che di notte strade deserte.
Un ottima cosa è non dilungarsi a parlare con gente che non
si conosce. Per esempio non avvicinarsi molto a quelli che chiedono elemosina,
a volte sono dei rapinatori.
Affidate i vostri bagagli, sia in aeroporto che davanti all'albergo,
ai facchini.
Evitate di incrociare lo squardo con persone poco raccomandabili. Dare
sempre l'impressione di sapere dove andare.
Attenzione pure al portafoglio non mettetelo molto in vista. Si sa
il turista è sempre preso di mira.
Comunque in generale secondo me è meglio essere un pò
di diffidenti per avere pochi problemi.
Prima di andare in America munirsi di almeno
una carta di credito e di travel cheche.
Ricordatevi, quando pagate con carte di credito, di fare atten zione
alla mancia che risulta in bianco nella ricevuta di paga mento e quindi
di conseguenza non c'è il totale.
Attenzione anche alle banconote che sembrano tutte uguali, si può
facilmente scambiare un dollaro con cento dollari. Una ottima cosa è
anche una assicurazione extra per gli infortuni. In America tutti gli ospedali
sono a pagamento e carissimi.
A volte la posizione dell'albergo vi può fare risparmiare, infatti
trovandosi tra la Settime e la Sesta Avenue, nel Theater District, ci si
trova in mezzo a tutti i tipi di negozi, ristoranti, fast food ecc. Per
esempio nei negozi di elettronica, se sei un tipo in gamba, contrattando
puoi avere degli sconti che magari nelle zone più eleganti (tra
la Prima Avenue e la Quinta Avenue) non puoi avere. In questa zona ci sono
ristoranti per tutte le tasche, italiani e non e tanti "delicatesse". Si
trovano anche dei supermarket che preparano molti cibi pronti da portare
via. Comunque in generale si spende un po' meno delle zone più eleganti.
Dimenticavo ! Non fare mai la prima colazione in albergo, sono molto
cari.
Per finire, posso dire che non ho avuto grossi problemi di lingua.
E' sufficiente sapere un po' di inglese scolastico.
Particolarmente utile è conoscere la numerazione e la loro pronuncia,
in quanto a New York le strade hanno come nome numeri.