La cittadina si adagia
ai piedi di un promontorio in una piccola valle che si incunea tra una
rupe a picco sul mare e la spiaggia sabbiosa che ne addolcisce i contorni.
La città ha origini antichissime che risalgono all'insediamento
delle primitive popolazioni sicane e sicule, come lo testimoniano reperti
esistenti sul monte Kafa.
La sua storia passa dalla dominazione greca a quella romana a quella
bizantina ed a quella araba. Cefalù raggiunge però splendore
e grandezza durante la dominazione normanna specie sotto Ruggero II che
la costruì dopo averla distrutta per liberarla dagli arabi. In quell'epoca
furono costruiti monumenti insigni quali il Chiostro, l'Osteri magno
e 'Osteri piccolo ed il famoso Duomo. L'orgoglio di Cefalù
è questo importante monumento del XII secolo, di stile arabo-normanno,
che domina con le sue torri campanarie tutta la città, quasi a significare
che è stato il centro della vita religiosa, politica e feudale della
stessa città.
Il Duomo e stato voluto da Ruggero II ed i lavori iniziarono
nel 1131 per essere destinato a Pantheon della Monarchia normanna. La leggenda
tramanda che Ruggero II, essendo scampato ad una tempesta in mare, fece
voto di costruire un tempio in onore del Salvatore e degli Apostoli nel
luogo dove sarebbe approdata una nave su cui si trovava. Dalla piazza si
ammira la maestosità dell'edificio, a cui si accede attraverso una
scalinata che porta sul sacrato, sul quale imperiosamente si staglia la
facciata, fra due torri campanarie normanne, con al centro un ampia finestra
ovale. L'interno è composto da tre navate con absidi terminali.
La navata centrale, alta, imponente e maestosa, è delimitata da
quelle laterale da una serie di colonne sui cui i capitelli, si poggiano
gli archi moreschi a sesto acuto.
L'attenzione del visitatore è attirata dall'abside centrale
ove, nella policromia dei mosaici, troneggia la figura del Cristo Pantocratore
benedicente. E' da dire, però, che nella immagine del Duomo di Cefalù
si rileva una incisività dei lineamenti che la rende umana e terrena.
Si dice che l'artista abbia voluto rendere omaggio a Ruggero II, ispirandosi
al suo volto. Anche le pareti laterali sono armate di mosaici che raffigurano
Santi e Profeti.
Al di sopra del Cristo Pantocratore nella fascia del coro sono raffigurati
quattro angeli e quattro arcangeli con una armonia di colori che rende
mistica loro bellezza.
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